La nostra Scuola dell’Infanzia vuole essere comunità educante dal punto di vista della formazione religiosa cristiana. È attenta al bisogno di ciascuno di sentirsi accolti, alla ricerca del significato della vita, all’amore per la verità, alla passione per la bellezza in ciò che ci circonda. Vuole essere ambiente educativo d’esperienze e d’apprendimenti.
La proposta educativa fa sì che si fondono le basi per la formazione della personalità del bambino, tenendo conto della realtà di ognuno, del suo vissuto, delle sue abitudini, dei suoi interessi, delle sue priorità, nell’ambito delle seguenti mete educative seguendo le finalità indicate dai Documenti Ministeriali:
- Maturazione dell’identità “Chi sono io?” Costruire e rafforzare un’immagine positiva di sé e la fiducia nelle proprie capacità, sperimentando di essere” un valore grande”.
- Conquista dell’autonomia “Io sono capace di”, Non solo essere autonomo nel vestirsi, pulirsi, mangiare da solo, ma anche capace di fare scelte, di esprimere le proprie idee, nel rispetto degli altri.
- Sviluppo delle competenze “Io posso fare”. Stimolare il bambino a dare il meglio di sé, sviluppando tutte le sue capacità e consolidando le sue abilità.
- Vivere le prime esperienze di cittadinanza e di umanesimo. Scoprire l’altro come diverso da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato all’altro, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.
Attraverso la scuola intendiamo favorire l’approfondimento dei valori ricevuti, presentare la realtà che via via si apre agli occhi dei bimbi nelle sue connotazioni positive, affinché attraverso l’incontro con adulti e bambini, inizialmente estranei, ogni bambino possa fare un’esperienza arricchente e positiva.
Da quanto detto il metodo sarà di instaurare un rapporto personale con ogni bambino, di porre attenzione alle tappe di sviluppo delle diverse età e di progettare esperienze, tenendo conto di tutti gli aspetti dello sviluppo (il movimento, il linguaggio, la curiosità e il desiderio di scoprire, la socialità) e nel rispetto obiettivi specifici d’apprendimento descritti nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 e ripresi nel documento integrativo “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari 2018” e suddivisi per i seguenti campi d’esperienza:
- Il sé e l’altro
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni, colori
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo.
Metodologia per sfondo integratore seguendo le indicazioni del “frame”
Punto di partenza per l’educatrice è un’attenta osservazione del singolo bambino ma anche del gruppo: durante il gioco, nello svolgersi delle attività e in tutti i momenti della giornata. L’osservazione fornisce molte informazioni utili a conoscere il bambino da un lato e per comprendere come procedere a livello scolastico con lui dall’altro. In seguito l’insegnante offrirà l’opportunità di fare esperienze con l’offerta di situazioni interessanti e stimolanti e di materiali diversi, consentendo al bambino di conoscere, formarsi concetti, stabilire connessioni, provare ciò che è gradevole, cosa è sgradevole, cosa dà gioia ed è quindi da ricercare.
Ogni bambino coglie dalle esperienze quegli elementi che per lui sono particolarmente significativi e così costruisce patrimonio di conoscenze. Il confrontare poi i diversi punti di vista amplia le conoscenze dei bambini. L’insegnante e i bambini raccoglieranno tutte le conoscenze e le esperienze di ciascuno con foto, disegni, cartelloni, pensieri, creando così una memoria.
La scuola di conseguenza si organizzerà in maniera flessibile, con spazi, materiali, proposte e modalità di esplorazione a seconda degli interessi e dell’età dei bambini. Punto di riferimento per l’insegnante saranno sempre gli obiettivi istituzionali.
La raccolta delle ipotesi progettuali a breve, medio e lungo termine con i rispettivi traguardi di sviluppo delle competenze è conservata all’interno del Progetto didattico della scuola.